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Lorrain, Jean.

Pseudonimo di Paul Duval. Scrittore e poeta francese. Dopo aver condotto studi classici presso i domenicani si recò a vivere a Parigi dove, dopo aver tentato la strada della pittura, si diede a scrivere versi e articoli letterari nelle riviste più alla moda. In breve tempo si fece un nome per le sue cronache mondane, mordenti e satiriche, e riuscì a essere l'interprete più raffinato della Parigi libertina ed elegante della fine del secolo, divenendo anzi, con Louys e Mirbeau, uno degli interpreti più importanti di quella specie di corrente culturale, demoniaca ed erotica, fiorita in quel periodo. Accanto all'attività giornalistica, L. tentò anche, con grande successo di pubblico, la via della narrativa. I suoi racconti e le sue novelle, improntati a sottile perversità ed espressione, in più di un caso, degli incubi che gli erano suggeriti dagli stupefacenti, mantengono un qualche valore culturale e letterario, specie per la scanzonata vivacità di alcune pagine. Fra le sue opere ricorderemo i racconti Monsieur de Phocas, che è forse il suo libro più famoso, artificiosamente demoniaco e spesso rozzo, mentre di maggiore interesse è il racconto Monsieur de Bougrelon, ricco di vivace ironia. I risultati più caratteristici del suo stile sono però in una raccolta di cronache mondane, Poudre de Paris (Polvere di Parigi), che ci mostrano la parte più simpatica e divertente del suo carattere bizzarro (Fécamp, Senna Marittima 1855 - Parigi 1906).